Caro viaggiatori,
“uno vale uno” è stato lo slogan vincente dell’ultima campagna elettorale per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato. Giusto. In democrazia il voto di chi ha cariche istituzionali pubbliche vale quanto quello di un neomaggiorenne. Ma “uno vale uno” non vuol dire che “uno vale l’altro”. Chi ha ruoli di responsabilità deve avere caratteristiche che non hanno tutti i cittadini.
Un libro di Carlo Ossola, Trattato delle piccole virtù, é un breviario di civiltà per chi ha “un ruolo” e per chi non ne ha ma, secondo me, è una buona lettura soprattutto per chi ricopre incarichi di responsabilità in istituzioni pubbliche o in associazioni private.
Ossola ci invita ad assimilare queste virtù: affabilità, discrezione, bonarieta’, schiettezza, lealtà, gratitudine, premura, urbanita’, misura, pacatezza, costanza, generosità. Aggiungerei coraggio, serenità, tolleranza, forza, resilienza. Perché “uno non vale l’altro”.
Buon viaggio
12 commenti a “Uno non vale l’altro”