Cari viaggiatori,
in questi giorni molti di noi hanno sperato di poter guardare l’orizzonte. Fortunato chi lo ha potuto fare. Ma quando #tuttoquestopasserà e potremo volgere tutti lo sguardo all’infinito non dobbiamo dimenticarci che il nostro orizzonte non è davanti ma dietro di noi. Quello che è successo in questa primavera del 2020 non lo dimenticheremo.
I pianti e i canti, le strade vuote e i litigi, i sorrisi nervosi e le sirene delle ambulanze, i volti dei malati e le facce dei guariti e tante immagini che resteranno nel segreto dei nostri cuori. Dicono che siamo entrati nella Fase 2 e la nostra agenda dei pensieri e delle azioni non dovrebbe essere ispirata dalla paura ma dal desiderio di vedere un cielo stellato, senza temporali, senza incubi. Meglio dire “cielo santo” invece di un rabbioso “santo cielo” come espressione di desiderio per superare la paura.
Buon viaggio
8 commenti a “Santo cielo o cielo santo”