Cari viaggiatori,
mai come in questa cosiddetta ripartenza c’è bisogno di dare messaggi semplici, chiari e soprattutto non contraddittori. Le parole, oltre ai comportamenti, sono importanti e, nel dubbio, meglio restare in silenzio. Facciamo un esempio.
Si riaprono i bar e, siccome si creano inevitabili assembramenti, il presidente del consiglio e alcuni presidenti di regione si arrabbiano perché continuano a ripetere in maniera ossessiva e talvolta minacciosa che è necessario il distanziamento sociale. In questo blog ci siamo già occupati di questa infelice espressione. Infelice perché contraddittoria. Non si può chiedere ai cittadini di avere atteggiamenti responsabili perché si è parte di una comunità e poi si invoca il distanziamento sociale che è un chiaro invito all’individualismo. Meglio sarebbe sollecitare il distanziamento fisico o spaziale perché questo è quello che è necessario.
Prendere un caffè al bar stando a un metro di distanza da un amico o da un altro cliente non è distanziamento sociale ma spaziale, fisico. La socialità è necessaria sempre, anche al tempo del coronavirus perché vuol sentirsi membri responsabili di una comunità, disponibili ad autolimitarci per il bene superiore della salute individuale e collettiva.
Buon viaggio
6 commenti a “Messaggi chiari e non contraddittori”