Cari viaggiatori,
fa bene allo spirito e alla mente la rilettura del pensiero di Carlo Rosselli, assassinato 83 anni fa insieme al fratello Luigi.
Scriveva Carlo: “Il problema italiano è essenzialmente un problema di libertà; senza uomini liberi, nessuna possibilità di Stato libero. Senza coscienze emancipate, nessuna possibilità di emancipazione delle classi. Il circolo non è vizioso. La libertà comincia con l’educazione dell’uomo e si conclude con il trionfo di uno Stato in cui la libertà di ciascuno è condizione e limite alla libertà di tutti”. E la scuola è un luogo privilegiato per l’educazione dell’uomo, che vuol dire imparare le nozioni e il dialogo con gli altri. Un luogo privilegiato e, come diceva Piero Calamandrei, alla lunga più importante del parlamento e della magistratura perchè è nella scuola che si forma la coscienza del cittadino libero.
Buon viaggio
6 commenti a “Rileggere Carlo Rosselli”