Per carità di patria non faremo il nome ma negli anni Ottanta un amante del Palio che vedeva lontano chiamò “Mister Bloc” un amministratore pubblico molto più giovane che non amava i cambiamenti. Bloc stava, appunto, per Blocco. Ci è tornato in mente ascoltando le dichiarazioni del sindaco Nicoletta Fabio sul Museo del Palio, un progetto che non le piace. “Il progetto della ‘Galleria del Palio’ così come era stato congegnato e pensato, anche dal punto di vista delle risorse finanziarie – ha detto il sindaco in consiglio comunale – va decisamente ridimensionato e ripensato, coinvolgendo maggiormente le diciassette Contrade: questo l’impegno da parte del Comune di Siena”.
“La mia convinzione – ha spiegato il sindaco –, espressa ripetutamente non solo da primo cittadino, è quella di non cristallizzare il Palio in un museo, tant’è che espressi qualche perplessità fin dal 2016 quale membro del Magistrato delle Contrade e non ero la sola. E’ probabilmente più giusto, sempre attraverso un percorso assieme al Magistrato delle Contrade, definire un hub informativo, che diventi punto di riferimento per chi arriva a Siena, ed è su questo che sto lavorando. Serve comunque un coinvolgimento delle Contrade, anche attraverso i loro musei, affinché ci sia una narrazione completa e immersiva in un mondo che, come ben sappiamo, ha specifiche peculiarità che non possono essere ridotte in un museo tradizionale”. E allora meglio non far niente come insegnava negli anni Ottanta colui che venne soprannominato “Mister Bloc”.
Scopri di più da Stefano Bisi
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