Il Comune di Siena prosegue il proprio impegno nella valorizzazione della memoria storica con un evento dedicato al Giorno del Ricordo, in programma lunedì 10 febbraio al Teatro dei Rozzi a partire dalle ore 9.30. L’iniziativa, che fa seguito alla commemorazione del Giorno della Memoria dello scorso 27 gennaio, è promossa dalla Commissione Cultura e Scuola del Consiglio Comunale, e sarà rivolta alle classi degli istituti secondari di secondo grado della città. Il tema che farà da sfondo alla giornata è “Il filo rosso del sangue, che vogliamo far diventare il filo rosso dell’amore”. L’incontro si aprirà con un’esibizione musicale a cura degli studenti dell’Istituto Rinaldo Franci. Seguirà l’intervento del presidente della commissione Cultura e Scuola, Maria Antonietta Campolo, che presenterà gli studenti e introdurrà i lavori della Commissione. A portare i saluti istituzionali saranno il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, e il vicepresidente della Provincia, Andrea Marcucci. Nel corso della mattinata saranno proiettati alcuni estratti del film “Red Land. Rosso Istria” un’opera che racconta la tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Un momento particolarmente significativo sarà l’intervento del direttore artistico dei Teatri di Siena, Vincenzo Bocciarelli, che interpreterà alcune poesie accompagnato da un sottofondo musicale, prima di lasciare spazio a una seconda esibizione degli studenti dell’Istituto Franci. A seguire, l’intervento del presidente del Consiglio Comunale di Siena, Davide Ciacci. Sarà poi la volta di Gianpaolo Giannelli, coordinatore regionale per la Toscana dell’Unione degli Istriani, che offrirà una testimonianza approfondita sulle vicende legate all’esodo e alle foibe. Infine, Vincenzo Bocciarelli concluderà leggendo i pensieri scritti dagli studenti presenti in sala, offrendo un ulteriore spunto di riflessione sul significato della giornata. A corollario e conclusione dell’evento, nel parco Norma Cossetto sarà deposta una corona di fiori offerta dall’amministrazione comunale.
Scopri di più da Stefano Bisi
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