Il governatore della Regione Veneto Luca Zaia sulla legge toscana del fine vita rilascia una intervista a La Repubblica. Che cosa propone? «Sul fine vita serve una legge nazionale». Ma è una di quelle riforme che la destra avversa da tempo. «Veramente le resistenze ci sono anche nel centrosinistra». Sarà, ma lei è stato attaccato da Fratelli d’Italia. «Le cose che dico ora le sostengo da tempo. Tre anni fa vi dedicai buona parte del mio libro, I pessimisti non fanno fortuna…». Ora è nel mirino perché vuol adottare un regolamento alla Regione Veneto. «Non è un regolamento. È una circolare, che dovrebbe fissare delle regole, in quanto il fine vita esiste già». Come c’è già? «C’è la sentenza della Consulta del 2019. Stabilisce che un malato terminale può fare domanda se sono rispettati questi quattro requisiti: diagnosi infausta, mantenimento in vita da supporti, grave sofferenza fisica e psichica, libertà di scelta. In Veneto abbiamo avuto sette domande»
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