In un anno persi 1200 posti di lavoro

 Sono 1200 i posti di lavoro persi a Siena in un anno, a causa delle tante crisi aziendali che hanno sconvolto il territorio, e un l’incremento del 150% dell’uso della cassa integrazione rispetto al 2019, senza contare gli anni della pandemia.  

“Interi settori, come le pelletterie amiatine e quello della moda, vivono di ammortizzatori sociali – afferma la segretaria provinciale della Cgil Alice D’Ercole -. Negli ultimi sei mesi stiamo affrontando una serie di crisi di dimensioni pesantissime, Beko la peggiore, ma a luglio ha chiuso Avi.Coop, poi ci sono i casi di Telco e Comege. Ci sono contrazioni dell’orario di lavoro dentro gli appalti, che diventano part-time di carattere involontario. 300 contratti nella campieristica non sono stati rinnovati. Lavoriamo di più giorni di lavoro, ma le buste paga sono inferiori. Tutto questo mentre l’inflazione galoppa, siamo la terza città d’Italia per aumento dei prezzi”.

 E per Beko non ci sono notizie rassicuranti.


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