Giacomo Matteotti amministratore locale

E’ stata presentata oggi in Palazzo Strozzi Sacrati dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani la mostra “Matteotti nella lega dei comuni socialisti 1916-1922: storia, eredità e attualità del riformismo socialista”.
Insieme al presidente Giani erano presenti Andrea Marrucci, vicepresidente nazionale di Ali – Autonomie locali italiane, Marco Filippeschi, direttore di Ali, e il curatore della mostra Oscar Gaspari.

L’esposizione, organizzata in occasione del centenario della morte di Giacomo Matteotti e inaugurata lo scorso anno a Roma, poi portata in diversi comuni del Nord Italia, adesso è approdata a Firenze nella sede della presidenza della Regione. La mostra racconta come Matteotti iniziò la sua attività politica nella corrente riformista del Partito socialista italiano e come quell’esperienza abbia caratterizzato il suo essere e la sua attività di politico dalle origini fino alla fine.

Matteotti fu consigliere provinciale, sindaco, vice-sindaco, assessore in diversi Comuni del Polesine, diventando interprete di un momento cruciale nella vita del Paese, con la stagione del socialismo municipale e della speranza di trasformare le amministrazioni locali in avamposti di trasformazione dell’Italia e laboratori di inclusione.

“È importante continuare a indagare e riproporre la figura di Giacomo Matteotti – ha detto il presidente Eugenio Giani – e ugualmente importante che in tutto questo si considerino non solo le circostanze del delitto, ma il suo percorso, la qualità del suo impegno, le sue scelte. Per questo trovo particolarmente interessante questa mostra, che fa luce su un aspetto meno conosciuto di Matteotti, il suo impegno nella Lega dei Comuni socialisti. Un impegno che ci aiuta a ricordare sempre che le idee della politica devono sapersi misurarsi con la concretezza dell’operato, farsi responsabilità e capacità di amministrazione. E che tutto questo può ben esercitarsi non solo nelle istituzioni nazionali, ma anche a livello dei Comuni, persino i più piccoli. Ed è questa capacità di impegno a tutto campo, capace di affrontare ogni questione, di opporsi alla guerra e al fascismo ma anche di occuparsi di queste questioni, che sono convinto abbia fatto di Matteotti l’uomo e l’avversario che più di tutti Mussolini temeva”.

“Questa mostra – ha detto Andrea Marrucci  vicepresidente nazionale di Ali – Autonomie Locali Italiane –  ha un valore grandissimo, perché non si sofferma sul ruolo iconico di Matteotti come fiero e capace  oppositore del regime fascista, di cui denunciava le violenze e i brogli in maniera sistematica e documentata, ma si sofferma sul Matteotti amministratore perché aveva compreso il ruolo determinate delle amministrazioni locali come elemento di riscatto per il proletariato. Da riformista qual era aveva intuito che le condizioni di vita dovevano migliorare attraverso l’azione quotidiana dei Comuni, quindi sottolineava l’importanza degli istituti scolastici, dell’educazione, e della conoscenza del bilancio, che era lo strumento per trovare le risorse per realizzare i servizi comunali con i quali migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Una lezione attuale e moderna”.


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