Il sottosegretario Andrea Del Mastro, condannato in primo grado, ha detto che “c’è un giudice a Berlino” ricordando la stracitata vicenda del mugnaio. Sarebbe più corretto dire che “c’è un giudice a Strasburgo” visto che la Corte Europea dei diritti dell’uomo talvolta stronca le sentenze dei tribunali italiani e i provvedimenti delle commissioni parlamentari d’inchiesta.
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