Legge regionale sul turismo, il governo la impugna e Giani si infuria

Il governo Meloni ha impugnato la legge sul turisno della Regione Toscana. Lo hanno annunciato il senatore toscano di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi e la consigliera regionale FdI Sandra Bianchini. “Si tratta di un atto doveroso – sottolineano – contro l’ennesimo tentativo velleitario di farsi le leggi da soli. Da parte della sinistra che governa la Toscana è una fuga in avanti di chi si dice control’autonomia e poi si fa le leggi in autonomia, quindi bene che sia arrivato questo provvedimento da parte del nostro esecutivo”.

È stata inoltre decisa dal governo l’impugnazione di un’altra legge della Toscana, il “Testo unico del turismo” del 31 dicembre 2024, perché alcune disposizioni “ponendosi in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di libertà di impresa, concorrenza, ordinamento civile e penale, tutela del patrimonio culturale e professioni, violano gli articoli 3, 41, 42, 117, primo comma, secondo comma lettere e), l) ed s), e terzo comma della Costituzione”. Eugenio Giani reagisce: “È una scelta sorprendente e clamorosa. La nostra legge sul turismo contiene principi di tale buon senso che anche alcuni esponenti di governo, singolarmente, avevano riconosciuto la bontà del provvedimento. Sugli affitti brevi ci siamo mossi secondo una logica di buon senso e giudico grottesco che proprio il governo parli di autonomia e poi impugna prima la legge sui balneari e poi quella sul turismo, altro che autonomia, più centralità di così non si può”.


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