Nata nel 1525, l’Accademia degli Intronati compie quest’anno 500 anni. Assunse questo nome a significare il desiderio dei fondatori di ritirarsi dai rumori del mondo, dai quali erano come sbalorditi (intronati, appunto), per dedicarsi alle commedie e agli studi di lingua e letteratura. L’origine degli Intronati va collocata in quella fioritura culturale che caratterizzò la Siena del primo Cinquecento, capace di far registrare la presenza di oltre trenta accademie cittadine. Fu uno dei fondatori degli Intronati, Antonio Vignali detto l´Arsiccio, a dare all’Accademia un´impresa: una zucca per conservare il sale con sopra due pestelli posti in croce ed il motto Meliora latent, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio. La zucca, aperta sul davanti, stava ad esprimere il frutto che tende all´alto e conserva nel suo interno, preservandolo dall´umidità, il sale, la più necessaria delle sostanze, simbolo di intelligenza e di acume, triturato e raffinato dai pestelli, cioè dall’intelligenza e dallo studio. Lo scrive La Nazione.
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