Decarbonizzazione, un corso della Regione

E’ già prenotabile dal sito di ARRR, l’Agenzia recupero risorse della Regione Toscana il corso di formazione gratuito pensato per gli amministratori ed i tecnici delle pubbliche amministrazioni che dovranno lavorare alla stesura dei PAESC, Piani di Azione per l’Energia Sostenibile e il Cilma. Si tratta di un importante percorso formativo predisposto dalla Regione Toscana e dell’Agenzia regionale Recupero Risorse che ha l’obiettivo di fornire ai primi cittadini e al loro personale tecnico di supporto strumenti, esperienze e linee guida per ponderare al meglio le azioni future. La Toscana vuole arrivare preparata e raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 50 per cento entro il 2030 e contrastare i cambiamenti climatici, e lo fa coinvolgendo i territori e aiutandoli a costruire gli strumenti con i quali gli enti locali dovranno pianificare le proprie azioni di prevenzione e difesa del suolo.

Il punto sulle politiche per la  decarbonizzaione e la lotta ai cambiamenti climatici in Toscana è stato fatto al Teatro della Compagnia di Firenze dove si è svolto ‘Climatica25’, un incontro organizzato dalla Regione Toscana e dall’Agenzia Regionale Recupero Risorse (ARRR), in collaborazione con ANCI e UPI Toscana, che ha visto coinvolti sindaci, amministratori locali e tecnici degli enti pubblici. In occasione di ‘Climatica25’, oltre all’avvio del percorso di formazione e approfondimento per amministratori e tecnici degli enti locali, sono state presentate le linee guida elaborate da ARRR che guideranno l’azione dei Comuni nella stesura dei PAESC, con l’obiettivo finale della decarbonizzazione della Toscana entro il 2050.

“Già oggi la Toscana utilizza oltre il 50% di energia elettrica da fonti rinnovabili – ha detto il presidente Eugenio Giani nel suo intervento – ma la nostra sfida è far crescere ulteriormente questo livello, arrivando oltre il 60% nell’arco di 3-4 anni. Vogliamo essere un’avanguardia dell’energia pulita e per raggiungere questo obiettivo sarà fondamentale la geotermia, alla quale darà forte impulso l’accordo con Enel Green Power legato al rinnovo delle concessioni, stipulato in modo da ottenere maggiore potenza dall’ammodernamento degli impianti e dalla limitazione delle dispersioni. Un accordo simile potrà essere stretto sull’idroelettrico, andando ad aumentare in maniera significativa anche quella componente, senza impatti significativi sul territorio. Infine sul fronte del fotovoltaico è importante fare scelte di buon senso, che ci portino ad un raddoppio dell’attuale percentuale di energia ricavata da questa fonte senza snaturare il territorio. Insomma stiamo lavorando per una Toscana Green, che nascerà proprio da questi Piani, Comune per Comune, assecondando quelle che sono le pulsioni e le caratteristiche di ogni territorio”.  


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