La Notte dell’Apocalisse ricordata in Irpinia

Vasco Pratolini la definirà “la notte dell’apocalisse”, ma oggi, a cento anni di distanza, sono in pochi a sapere ciò che accadde davvero. Nonostante le strade e le scuole intitolate alle vittime, infatti, l’oblio sembra aver preso il sopravvento sulla memoria. Un altro pezzo di storia smarrita nel declino culturale e civico di questi uggiosi, inquietanti tempi, in quella sorta di “amnesia retrograda” collettiva i cui danni furono ben sintetizzati da Luis Sepúlveda: «Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro».
Semplicemente doveroso, dunque, segnalare l’ultima fatica letteraria di un giornalista, Stefano Bisi, che voluto ha puntato i riflettori su una vicenda ormai circoscritta agli studi di qualche docente di Storia contemporanea, dedicandogli un agile volume il cui titolo è tratto dalle parole incise su una lapide: “Le dittature serrano i cuori” (editrice Betti/Atena 1899, 12 euro). Lo scrive il Corriere dell’Irpinia.


Scopri di più da Stefano Bisi

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *