A pochi giorni dall’assemblea del Monte dei Paschi chiamata a esprimersi sull’Ops su Mediobanca, gli azionisti prima dell’8 aprile, giorno della record date, sono stati molto attivi. Primo fra tutti il gruppo Caltagirone che ha arrotondato ancora la sua quota. Il gruppo romano si sarebbe portato dall’8% a una quota almeno pari a quella di Delfin che ha in portafoglio il 9,78% dell’istituto di Siena. Caltagirone ha quindi aggiunto poco meno del 2% alla partecipazione annunciata a fine febbraio. Si rafforza così la compagine degli azionisti intenzionata a esprimersi a favore dell’aumento di capitale al servizio dell’offerta pubblica di scambio su Mediobanca, annunciata dall’istituto guidato dal ceo Luigi Lovaglio e presieduto da Nicola Maione. Prima dell’assise del 17 aprile a Siena, dove peraltro si annuncia un’affluenza elevata, continuano a emergere gli orientamenti dei grandi fondi azionisti del Monte, alcuni dei quali entrati con le successive cessioni in Borsa del Ministero dell’Economia, sceso all’11,7%. Pimco (ha una quota attorno all’1,5%) ieri si è schierata a favore dell’Ops. Nei giorni scorsi anche Algebris si era espressa a favore.
Lo scrive il Corriere della Sera.
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