Il 19 gennaio ricorre l’anniversario della morte di Bettino Craxi. Un medico senese, Patrizio Rigatti, intervenne per salvargli la vita ed è lo stesso illustre urologo a raccontare quello che avvenne in una intervista di Andrea Bianchi Sugarelli che sarà pubblicata sul prossimo numero della rivista Espansione. “Il presidente Craxi – dice Rigatti – non poteva muoversi dalla Tunisia perché ovunque l’avrebbero arrestato e rispedito in Italia. Mi misero a disposizione l’aereo privato del presidente Silvio Berlusconi e volai ad Hammamet con altri medici del San Raffaele. Ci incontrammo a casa sua, passeggiando nel patio, parlammo a lungo dei dettagli dell’operazione che avrei dovuto eseguire. Ricordo i tantissimi libri che aveva, in particolare riguardanti Garibaldi. L’intervento venne fatto nell’ospedale militare di Tunisi in difficili condizioni. Lo operai al rene per poter permettere successivamente, un trapianto di cuore ma, purtroppo morì per infarto qualche mese dopo”. In vista dell’anniversario viene pubblicato un libro dello storico Andrea Spini sulle lettere che Craxi scriveva a esponenti delle istituzioni e amici.
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