Cari viaggiatori,
fino a qualche giorno fa molti cittadini si affacciavano alle finestre e andavano in terrazza per cantare e applaudire. Non erano “tutti i cittadini”, perché in molte case non ci sono i balconi, ma quei canti hanno dato un po’ di fiducia all’Italia colpita dell’epidemia. Passata la sbornia canterina sono rimasti i problemi. Lo scrittore Alessandro Baricco ci sprona.
Dice che “la nostra agenda dovrebbe essere dettata dalla voglia, non dalla paura. Dai desideri. Dalle visioni, santo cielo, non dagli incubi”.
Proviamoci.
Buon viaggio
6 commenti a “Dopo i canti in terrazza”