Quel giornale che sbucava dalle tasche

Quel giornale piccolo sbucava dalle tasche di coloro che votavano a sinistra. Era il 1986 quando nacque La Repubblica, il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari e in vista di quella data le firme storiche del giornale ricordano. Paolo Garimberti scrive questo ricordo: “Sono arrivato a Repubblica nel 1986, l’anno del decennale, che poi a dicembre fu anche l’anno del primo sorpasso sul Corriere della Sera. L’intesa con Eugenio Scalfari era che avrei assunto la guida della redazione esteri. Eugenio era stato molto deciso, ancorché con il solito tono di voce suadente, nell’indicare che cosa si aspettava da me: «Il modo di narrare la politica internazionale va cambiato. Deve essere più sceneggiata, puntare sui personaggi, entrare nella loro testa, magari anche nelle loro case. Voglio racconti, non telegrammi diplomatici». Come ha ricordato Corrado Augias, era lo stesso approccio innovativo che Repubblica applicava alla narrazione quotidiana della politica interna: meno note politiche, più interviste, retroscena, personaggi”. E La Repubblica ha fatto scuola.


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