Resiste il vino toscano

Scrive Winenews.

Malgrado le difficoltà e le incertezze di mercato, il vino toscano mantiene la sua solidità, grazie soprattutto alla qualità riconosciuta e al prestigio delle sue storiche denominazioni. Nel 2024 cresce la superficie vitata regionale, superando per la prima volta i 61.000 ettari, resta stabile quella coltivata a biologico (più di 25.000 ettari) e migliorano produzione (2,6 milioni di ettolitri, 900.000 in più rispetto all’anno precedente) ed export, soprattutto delle Dop ferme, cresciute del 5% in volume (601.161 ettolitri) e del 10% in valore (a 610,4 milioni di euro) nei primi 10 mesi del 2024. Dati di Ismea, che sottolineano come, se questo risultato fosse confermato anche dai dati degli ultimi due mesi del 2024, si supererebbero i 730.000 ettolitri per un valore di 740 milioni di euro. È questa, in sintesi, la fotografia scattata da PrimAnteprima, l’appuntamento che apre la “Settimana delle Anteprime” del vino toscano in cui si presentano al mondo le nuove annate, evento promosso da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze, con la regia di PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana. Se l’export, in qualche modo, cresce ancora, la domanda interna evidenzia una situazione diversa, con i consumi domestici (Horeca escluso) che si sono ridotti del 3% per le Dop toscane, che rappresentano il 14% del valore dei vini Dop venduti nella grande distribuzione, mentre il valore complessivo della relativa spesa è sceso dell’1%. Anche per i vini Igt toscani, che nel 2024 hanno rappresentato l’8,5% del valore complessivo degli Igt venduti nella distribuzione moderna, si è rilevato un indebolimento della domanda, con flessione degli acquisti in volume del 3%. In ogni caso, il vino di Toscana è in salute, ma guarda al futuro con qualche preoccupazione, tra climate change, calo strutturale dei consumi, salutismo e non solo, come hanno spiegato, nel convegno di Palazzo Riccardi, tra gli altri, la vicepresidente e assessora all’Agroalimentare della Regione Toscana, Stefania Saccardi, il presidente di Avito, che riunisce i Consorzi del vino di Toscana, Francesco Mazzei, Fabio del Bravo, della direzione servizi per lo sviluppo rurale di Ismea (in approfondimento).


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