La Santa Alleanza Toscana del vino

Celebre anche per il suo fortissimo campanilismo, la Toscana del vino prova ad invertire la rotta, a fare sistema e ad aggregarsi intorno al suo brand più forte e conosciuto nel mondo, che è, appunto, “Toscana”. E se oggi a Firenze, nell’Anteprima de “L’Altra Toscana”, che riunisce 13 Dop e Igt della Regione Toscana che, come ricorda Francesco Mazzei, presidente dell’Associazione e del Consorzio Vini Maremma, “rappresentano il 40% dell’intera produzione toscana”, arriva anche la notizia che sarà il Consorzio della grande Igt Toscana (guidato da Cesare Cecchi e Stefano Campatelli, per 15.000 ettari di vigneto, 89 milioni di bottiglie certificate nel 2024 ed un valore alla produzione di 500 milioni di euro) a tutelare i vini della dinamica Igt Costa Toscana, ad oggi promossa dall’Associazione dei Grandi Cru della Costa Toscana, guidata da Duccio Corsini, per 1.500 ettari vitati e 5 milioni di bottiglie. Ad annunciarlo ieri, a Palazzo Corsini, a Firenze, lo stesso Duccio Corsini, alla presenza, tra gli altri, dell’Assessore all’Agricoltura e Vice Presidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, secondo cui questo, come ha spiegato a WineNews, “è un bellissimo segnale, un processo che è iniziato e che può portare anche ad un allargamento dei partecipanti a questa iniziativa. Mi auguro sia l’inizio di un percorso”. Lo scrive winenews.


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