“Preoccupazione e disagio dopo l’ultima sentenza” dice a La Nazione il rettore del magistrato delle contrade Emanuele Squarci a proposito dei fronteggiamenti che portato la vicenda in tribunale. Aggiunge che è ancora valido il documento del 25 marzo 2024 che riprendeva una nota del maggio 2016. Nel mondo contradaiolo si apre la riflessione.
Scopri di più da Stefano Bisi
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.