Cari viaggiatori,
correva l’anno 1997 e al festival di Sanremo venne presentata la canzone Fiumi di parole, cantata dal duo Jalisse (Fabio Ricci & Alessandra Drusian). Il brano, a sorpresa, vinse la manifestazione ma non riuscì a conquistare la vetta delle vendite. Il titolo ben si adatta ai tempi nostri, inondati, appunto, da fiumi di parole. Il 13 maggio del 2020, il giorno dopo la liberazione di Silvia Romano, i fiumi sono esondati (straripati non è meglio?) e hanno suscitato un commento di Riccardo Cucchi, il giornalista che più di ogni altro ha utilizzato tante parole nella sua vita professionale. Fare le radiocronache del calcio vuol dire pronunciare una parola dietro l’altra a ritmi vertiginosi. Ieri ci ha regalato un’altra perla di saggezza. Eccola: “La parola. Quanto è necessario un rinascimento della parola in un’epoca di invettive e umiliazione del linguaggio. La parola è il ponte creato dall’essere umano per non essere solo. Ma di fronte alle parole dell’oggi il silenzio rischia di diventare virtù. Oggi #13maggio”. Parole sagge, queste.
Buon viaggio
20 commenti a “Esondati i fiumi di parole”