Capogreco: “Difendiamo la storia”

“Nella scuola italiana stanno diminuendo le ore di storia”. Un problema, “il problema”, annota lo storico Carlo Spartaco Capogreco, che studentesse e studenti, professoresse e professori del viaggio della memoria toscano incontrano nella sede della Cgil a Modena al termine del primo giorno di viaggio, luendì 7 aprile, dopo aver visitato il campo di concentramento di Fossoli e il Museo Monumento al Deportato di Carpi. Le memoria ha bisogno infatti di conoscenza e la storia aiuta a conoscere il passato per leggere con le giuste lenti anche il presente. Senza storia tutto si fa più complicato. IL rischio è di sbagliare le coordinate, confondersi o leggere in maniera distorta o parziale i frammenti di un mosaico più ampio, anche doloroso, senza collegare tra loro le varie tessere.

Lo storico, docente all’Università della Calabria, è l’autore, tra i tanti suoi scritti, de “I campi del Duce” (2004), quelli realizzati tra il 1940 e 1943 per internare civili italiani o gli slavi della provincia di Lubiana, e de “I campi di Salò” (2025). Due lavori che provano a raccontare le deportazioni e persecuzioni, non solo contro gli ebrei, di cui fu responsabile il fascismo in Italia. E di questo si parla nell’incontro con le scuole toscane. 


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