Cari viaggiatori,
in molti si sono scatenati contro Sergio Sylvester, il cantante scoperto da Maria De Filippi, che ha cantato l’Inno di Mameli all’Olimpico prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus. Il cantante si è “inceppato” durante l’esecuzione. Successe anche a Celentano durante un festival di Sanremo. All’Adriano nazionale venne perdonata la stecca, a Sergio no. E’ vero che Celentano cantava “..chi non lavora…” e Sylvester il Canto degli Italiani, ma la violenza verbale sui social è stata davvero forte e sproporzionata rispetto alla stecca. Semmai ci sarebbe da chiedersi perché non ho letto (ma potrei essere stato lettore disattento) critiche a chi stava attorno al cantante con le mani incrociate. La mia maestra elementare Cosma Serchi, e poi i miei superiori durante il servizio militare, mi insegnarono che Fratelli d’Italia si ascolta, o si canta, stando sull’attenti. Più avanti con gli anni ho imparato che si ascolta, o si canta, con la mano destra sul cuore. Insomma, una libera scelta tra due opzioni. Né sull’attenti, né mano sul cuore ho visto nella tribuna dello stadio Olimpico. E neppure commenti critici ho visto o letto. Sulla stecca di Sergio Sylvester sì. Molti.
Buon viaggio
6 commenti a “La stecca. Di chi?”