Cari viaggiatori,
nelle notti d’estate siamo più predisposti a guardare il cielo stellato. Sul quotidiano La Repubblica, il giornalista Riccardo Luna ci ha ricordato che una delle massime più celebri della filosofia è questa: “il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me”. Luna aggiunge: “Sono le due cose che riempiono l’animo umano di ammirazione e venerazione nuova e crescente, secondo Immanuel Kant e che sono scritte sulla sua tomba. La legge morale, si sa, varia in base a diversi fattori culturali, ma anche il cielo stellato non è più quello di una volta. E non c’entra il coronavirus: dipende da Elon Musk. Se lo guardate bene in queste notti d’estate dovreste riuscire a scorgere delle file di luci bianche che si muovono rapidamente come se fossero un trenino spaziale (o le astronavi marziane in procinto di invaderci se vi piace la fantascienza). Sono i satelliti di Elon Musk”.
Devo ammettere che non ho visto il “trenino spaziale” che, ci ricorda Luna, si può capire quando e dove passa attraverso un sito web. Confesso che non andrò a cercarlo ma quel tempo lo impiegherò per vedere il cielo stellato sopra di noi, che appartiene solo all’umanità. In fondo ogni sera vedono quelle stelle i disperati che arrivano con i barconi sulle nostre coste siciliane e chi può ammirare il cielo di notte da comodi balconi. Riccardo Luna ci consiglia il libro “Il cielo è di tutti”; lo ha scritto l’astronoma Patrizia Caraveo che a un certo punto dice: “Il cielo stellato è un patrimonio dell’umanità, oltre che delle altre forme di vita del nostro pianeta. Questa non significa che gli astronomi non capiscano l’utilità sociale dell’illuminazione notturna o della connettività per chi vive in una regione non coperta, chiedono solo che i loro sforzi, finanziati con denaro pubblico, non vengano vanificati in nome del profitto”.
Buon viaggio
5 commenti a “Di chi è il cielo stellato”