In apertura dei giornali, la decisione del governo di non sottoscrivere il documento di condanna delle sanzioni americane contro la Corte penale internazionale. Esposto dei Servizi contro il procuratore di Roma Lo Voi: “Ha diffuso documenti riservati sul caso Caputi”. Il caso dello spyware arriva al Copasir: martedì audito il direttore dell’Aise. Infine Barbara Berlusconi, figlia dell’ex premier Silvio, che entra nel Cda della Scala
Sfogliamo i quotidiani del 7 febbraio
Oggi in edicola, i principali quotidiani si concentrano sul caso Almasri e sullo scontro tra il governo italiano e la Corte dell’Aia, in seguito alle indiscrezioni (poi smentite) secondo cui la Corte avrebbe avviato un’indagine sull’operato del governo italiano. Al centro delle discussioni anche notizie oltreoceano, come le reazioni alla proposta di Trump per la ricostruzione di Gaza e l’arrivo a Guantanamo dei migranti detenuti dagli Usa.
Sfogliamo i giornali del 6 febbraio
Sfogliamo i quotidiani del 6 febbraio. Il caso Almasri e il dibattito in Aula alla presenza del ministro della Giustizia Carlo Nordio. La contestazione del Pd contro la premier Meloni assente in Aula. Il piano per Gaza del presidente Trump, che punta a creare la nuova “Riviera in Medioriente” e il no dei Paesi arabi e dell’Europa. Un elicottero precipita sulla villa Rovagnati vicino a Parma: morto l’erede. Questi i principali temi presenti sulle prime pagine dei quotidiani, oggi in edicola
Sfogliamo i giornali del 5 febbraio
Sfogliamo i quotidiani del 5 febbraio. La tensione nel governo sul caso migranti, la vicenda Almasri con Nordio e Piantedosi che oggi riferiscono in Aula, l’incontro tra Trump e Netanyahu e la strage in un campus in Svezia che ha causato diversi morti. Questi alcuni dei temi principali presenti sulle prime pagine dei quotidiani, oggi in edicola
Sfogliamo i giornali del 5 febbraio
Sfogliamo i quotidiani di oggi 5 febbraio. La tensione nel governo sul caso migranti, la vicenda Almasri con Nordio e Piantedosi che oggi riferiscono in Aula, l’incontro tra Trump e Netanyahu e la strage in un campus in Svezia che ha causato diversi morti. Questi alcuni dei temi principali presenti sulle prime pagine dei quotidiani, oggi in edicola
Sfogliamo i quotidiani del 4 febbraio
Sfogliamo i giornali del 4 febbraio 3 le aperture sono dedicate ai dazi e a Trump. “Dazi amari” scrive David Allegranti. Poi la chiusura del calciomercato invernale.
Sfogliamo i giornali del 3 febbraio
Sfogliamo i giornali. Il lancio del nuovo movimento Mega (“Make Europe Great Again”) da parte di Elon Musk in Europa. Le risposte globali all’annuncio dell’imposizione di dazi Usa da parte del presidente Trump. Le proteste a Berlino contro le posizioni della Cdu di Frederich Merz con l’estrema destra dell’AfD. I risultati del weekend calcistico in serie A. Questi i principali temi presenti sulle prime pagine dei quotidiani, oggi in edicola.
C’è un giudice a Strasburgo
La Corte di Strasburgo accerta che la perquisizione ed il sequestro presso il Grande Oriente d’Italia avvenuti il primo marzo del 2017 costituivano una violazione dell’articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che protegge il domicilio e la riservatezza. Aggiunge che il provvedimento era sproporzionato in quanto non vi era alcuna evidenza che la acquisizione di tanti dai cartacei e digitali fossero rilevanti ai fini della inchiesta della Commissione. L’ordine di perquisizione e sequestro non era stato soggetto ad alcuna previa verifica giudiziale e la motivazione del provvedimento era assolutamente generica non sussistendo “elementi che avrebbero potuto suffragare un ragionevole sospetto del coinvolgimento della Associazione nei fatti oggetto di indagine”. Anche l’ordine di perquisizione e sequestro erano assolutamente generici nel loro contenuto coprendo un periodo temporale vastissimo e l’intera sede del Grande Oriente d’Italia.
Infine la Corte europea ha stigmatizzato la circostanza che il Grande Oriente d’Itala non disponesse di alcun rimedio interno e che la invocata immunità del parlamento invocata dall’Italia richiede pur sempre la possibilità di “qualche forma di controllo ex ante o ex post da parte di una autorità indipendente quale garanzia essenziale contro interferenze arbitrarie dei pubblici poteri”. Interferenza permanente in quanto, osserva la sentenza, la documentazione sequestrata non è stata distrutta al termine della attività della Commissione.
La Corte di Strasburgo ha emesso questo dispositivo che rappresenta anche un monito per chi vorrebbe colpire il diritto di associazione: “Alla luce di quanto sopra riportato, ed in particolare della assenza di prove o di ragionevoli sospetti del coinvolgimenti nel fatti oggetto di indagine, idonei a giustificare il provvedimento (di perquisizione e sequestro), il suo contenuto ampio ed indeterminato, l’assenza di adeguate garanzie di riequilibrio, ed in particolare di un riesame indipendente e imparziale della misure contestate, la Corte conclude che essa “non era conforme a diritto”, né era “necessaria in una società democratica”. Su questa vicenda ho scritto un libretto, “C’è un giudice a Strasburgo”, che posso inviare gratuitamente a chi lo richiede all’indirizzo bisistefano@gmail.com
Sfogliamo, 2 febbraio
Sfogliamo i giornali del 2 febbraio
Aperture dei giornali dedicate alla “guerra commerciale” di Donald Trump, che dopo aver imposto dazi a Messico, Canada e Cina, annuncia misure in arrivo anche per l’Europa. L’Ue risponde: “Tuteleremo i nostri interessi”. Migranti, arrivati a Bari i 43 richiedenti asilo trattenuti in Albania. Il governo dopo il terzo stop dei giudici: “Andiamo avanti”. Assemblea di Fratelli d’Italia, Arianna Meloni: “Aiutiamo Giorgia, è come Frodo”. Infine Unicredit, che sale attorno al 4% in Generali.
Sfogliamo i giornali del 2 febbraio: Unicredit-Generali
Sfigliamio il Sole del 2 febbraio. UniCredit, secondo le informazioni di cui Il Sole 24 Ore è venuto a conoscenza, avrebbe costruito una posizione del 4-5% del capitale del colosso assicurativo Generali. Dopo la notizia in breve pubblicata ieri intorno alle 20 sul sito, pezzo in dettaglio a pagina 3. A pagina 2 leggiamo invece della situazione complessiva delle ultime trimestrali del 2024 delle società quotate a Piazza Affari e nelle altre Borse europee.
A pagina 5 focus sugli attesi, o meglio temuti, dazi decisi dal presidente Usa Donald Trump. Messico, Canada e Cina sono soltanto l’inizio: nel mirino c’è anche l’Unione europea.