Oggi è il primo aprile e, come da tradizione, tanti scherzi correranno sul web. Questa infatti è la giornata per eccellenza dedicata agli scherzi. Si sono fatte varie ipotesi sull’origine di questa ricorrenza, la cui origine si perde nella notte dei tempi: c’è chi la fa risalire alla festa dell’equinozio di primavera che si celebrava nell’antica Roma dal nome inequivocabile: Hilaria, nel quale era lecito ogni scherzo. Un’altra ipotesi la fa risalire alla Francia del XVI secolo, quando era in uso festeggiare il Capodanno in questo periodo con lo scambio dei doni. Con l’adozione del calendario Gregoriano, che fece coincidere il primo dell’anno con il primo gennaio, rimase in aprile solo l’usanza si scambiarsi pacchi dono, ma vuoti. Secondo altri, l’origine ha a che fare proprio col mare e coi pescatori, che spesso di questo periodo tornavano a casa a mani vuote, e perciò venivano scherniti. Comunque sia, oggi la burla è dietro l’angolo, e nell’era digitale corre anche sul web. C’è dunque da aspettarsi di tutto, anche e soprattutto in Toscana, terra di scherzi per eccellenza. Come ogni anno, i buontemponi potranno sbizzarrirsi, come del resto fanno da tempo, escogitando sempre nuove, credibili, esilaranti burle, tra il serio e il faceto. Ma in attesa di conoscere quali spassose sorprese ci aspettano durante tutta la giornata, ripercorriamo gli scherzi più divertenti messi a segno in Toscana in questi anni. Le teste di Modigliani Era il 1984 quando nei fossi di Livorno vennero rinvenute le teste attribuite erroneamente all’artista più famoso della città toscana, di cui ricorreva proprio quell’anno il centenario della nascita. Una burla storica che però a quel tempo ha ingannato quasi tutti, compresi critici d’arte, esperti e periti. “Era solo uno scherzo – raccontò poi Pier Francesco Ferrucci, uno degli autori delle false teste attribuite a Modigliani – ma ancora oggi quella vicenda mi fa sorridere”. La Torre di Pisa diventerà un albergo “Quando si scherza bisogna essere seri” diceva Alberto Sordi interpretando uno che di scherzi se ne intendeva, il Marchese del Grillo nel famosissimo film di Monicelli. E infatti furono in tantissimi a cascarci quando la ‘notizia-burla’ arrivò dall’autorevole Telegraph. Che annunciò la nascita dell’hotel “3,99 gradi”, dal costo di 20mila euro a notte, che rifletteva l’angolo di inclinazione della Torre. Ogni stanza doveva avare un nome legato al Rinascimento, da Leonardo a Michelangelo, ma per soggiornare nella suite Galileo in cima il prezzo saliva fino a 50mila euro. Costoso sì, ma utile, visto che parte del ricavato sarebbe servito a ristrutturare il monumento pendente. L’articolo era firmato da Oliver Smith. Peccato fosse tutto uno scherzo. Come si poteva notare da una particolarità: i letti dell’albergo avrebbero avuto le gambe di differente lunghezza. Pisa cede a Lucca, Livorno e Firenze parti del territorio I quartieri lo appresero con stupore la mattina, dai manifesti incollati sui muri a firma del fantomatico assessore GianLuigi Mario Chiappa. Che ufficialmente annunciava la ‘resa’ di Pisa, disposta a cedere alle province di Livorno, Firenze e Lucca i quartieri di Porta a Mare, Porta Fiorentina e Porta a Lucca. Ovviamente la vita per gli abitanti sarebbe cambiata radicalmente. E così chi abitava a Porta a Lucca avrebbe dovuto pagare 3,30 euro ogni volta che usciva o entrava nel quartiere. Andò peggio a quelli di Porta fiorentina, chiamati a “ricreare a proprie spese una festa parallela alla Luminara” con tanto di fuochi d’artificio, pena l’obbligo di affiggere la bandiera fiorentina su ogni balcone. A Roccastrada arriva Papa Francesco È un autentico scherzo made in Maremma quello messo a segno dal gruppo “Roccastradini del mondo” che attraverso alcuni articoli pensò bene di lanciare notizie a dir poco sensazionali, come quello della visita del Santo Padre. Peraltro corredate dalla foto di Papa Francesco davanti alla chiesa del paese. Seguita da un’altra mega burla, che ha avuto per protagonista Gianna Nannini, felicissima di donare 500mila euro a Montemassi per il recupero del castello nel quale alcuni esperti tedeschi di un fantomatico istituto, avevano riconosciuto il dipinto di Simone Maritini. E per dare un tocco di veridicità all’articolo, anche una dichiarazione della cantante, che avrebbe ammesso: «Non avevo dubbi che fosse a Montemassi, ci pensavo ogni settimana quando ero piccola per andare al mare a Follonica e sognavo fin da allora di sciogliere il mistero del quadro». E alla fine inaugurazione in musica, col concerto della stessa Nannini. Scrive La Nazione.