Cari viaggiatori,
non bisogna essere ottimisti a tutti i costi anche quando il cielo è nerissimo e minaccia tempesta. Ma guardare con fiducia al futuro ci fa lavorare meglio e ci aiuta a superare gli ostacoli. Ci viene in soccorso il pensiero di Bob Marley, cantautore e attivista giamaicano diventato famoso per la sua musica reggae, dedicata alla lotta contro l’oppressione politica e razziale. Tra i messaggi che ci ha lasciato ce n’è uno molto adatto a questi tempi. Dice Marley:”Non aver paura del domani. Perchè in fondo oggi è il giorno che ti faceva paura ieri”.
E oggi è stato meno brutto di quello che prevedevi ieri. E domani, quindi, andrà bene.
Buon viaggio
Il sole dopo la pioggia
Cari viaggiatori,
il Maestro Luis Sepulveda ci ha lasciato tanti messaggi positivi. Eccolo uno di questi: “Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice; uno di questi si chiama acqua, un altro ancora si chiama vento, un altro ancora si chiama sole e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia”.
Se la quantità di sole che arriva è direttamente proporzionale alla intensità del temporale che si è abbattuto sull’umanità, ci scotteremo tutti.
Buon viaggio
Che notte… quella notte
Cari viaggiatori,
che notte, ragazzi, quella notte allo stadio Atzeca di Città del Messico. Era il 17 giugno 1970, avevo dodici anni e mezzo e una passione sfrenata per il calcio. E’ passato mezzo secolo da quell’Italia-Germania 4-3. Quante emozioni e quanti ricordi. La vidi insieme al mio babbo. Incollati davanti al televisore collocato sul frigorifero. Una partita che sembrava finita con uno striminzito 1-0 e l’Italia in finale mondiale con il Brasile di Pelè.
Invece il bello doveva venire. Nel recupero rete di Schnellinger, il difensore del Milan. Una zampata e Albertosi, il portiere azzurro, battuto. Imprecazioni contro il tedesco. Si va ai supplementari. Trenta minuti di passione. Un’altalena di emozioni, come dicevano i cronisti del tempo. La voce di Nando Martellini raccontò quella partita epica. Chi non l’ha vista in diretta si è perso un capolavoro che ora rivive con il libro fresco di stampa di Maurizio Crosetti, giornalista di Repubblica, e tra qualche ora attraverso quello di Riccardo Cucchi, il radiotelecronista gentiluomo, che non vedo l’ora di leggere. Di quel mondiale del ’70 non ci si ricorda neppure la finale, che perdemmo nettamente contro il Brasile. Nei ricordi di generazioni di italiani è rimasta impressa nella mente Italia-Germania 4-3. La finale andò come andò. Gli azzurri erano stanchi, il mio idolo De Sisti non ne poteva più, e i brasiliani troppo forti per la nazionale di Ferruccio Valcareggi, un mito. Molti ma-oisti (quelli che cercano sempre il pelo nell’uovo) non lo ricordano come il commissario tecnico che vinse il titolo europeo a Roma e che ci portò in finale mondiale in Messico ma per aver schierato solo per sei minuti Rivera nella sfida con i brasiliani.”Ah, se lo avesse fatto entrare prima” quante volte lo hanno ripetuto i ma-oisti. Anche io feci quella domanda a Valcareggi, quando ebbi l’onore di premiarlo al circolo Arci della Coroncina. Uccio, un vero Signore, allargò le braccia. Deve aver pensato: “Dovevo venire a Siena per sentirmi fare questa domanda?”. Non lo disse a voce alta, perchè era, appunto, un Signore, In quel momento mi sentii un po’ ma-oista anche io.
Buon viaggio
In ricordo di Paolo Frajese
Cari viaggiatori,
venti anni fa ci lasciava Paolo Frajese, un Giornalista con la G maiuscola. Un cronista poliedrico, appassionato, scrupoloso, capace di raccontare qualsiasi fatto con grande professionalità. Tra i tanti suoi servizi che ricordo é la cronaca dei funerali dei carabinieri uccisi a Monteroni d’Arbia dai terroristi di Prima Linea. Un servizio così emozionante che il telegiornale gli dedicò uno spazio molto più ampio di quello previsto per analoghi fatti.Paolo Frajese fece per anni le telecronache del Palio, una Festa che amava e con la quale era entrato in sintonia grazie ai consigli della moglie Ester e del suocero Corrado.
Insieme alle autorità senesi ho organizzato per tredici anni il premio intitolato a Frajese, una semplice targa con l’immagine del giornalista.
Ogni anno rimanevo colpito dal fatto che le star del giornalismo italiano venivano a Siena per un pomeriggio per ricevere una semplice targa. Ferruccio De Bortoli, Enrico Mentana, Paolo Mieli, Aldo Cazzullo, Piero Angela, Vincenzo Mollica, Sergio Zavoli, Nico Piro, Tito Stagno, Carlo Verdelli, Mario Calabresi, Gianni Letta, Walter Veltroni, Lamberto Sposini, Tiziana Ferrari, Antonio Caprarica, Joaquin Navarro Valls e tanti altri sono passati da Siena per rendere omaggio a un loro illustre collega proprio per la grandissima stima di cui godeva.
Buon viaggio
L’edicola in…mascherina
Cari viaggiatori,
era da tempo che non vedevo le persone in coda alle edicole. È successo negli ultimi giorni in Toscana grazie a una intelligente iniziativa di distribuzione gratuita delle mascherine.
La Regione, in sinergia con il quotidiano La Nazione, la Poligrafici Editoriale e le agenzie di distribuzione dei giornali, ha deciso di proseguire la consegna delle mascherine attraverso le edicole. In due giorni ne sono state consegnate più di un milione e mezzo. Un’operazione che ha un alto valore sotto molteplici aspetti: da una parte si contribuisce all’attività di protezione della salute e dall’altra si rivitalizza un luogo di socialità quale è sempre stato l’edicola. Si tratta di un benefico intreccio tra enti pubblici e privati accomunati dall’emozionante e coinvolgente slogan “il privilegio di fare qualcosa per gli altri”.
Con un po’ di fantasia si possono fare tante cose belle insieme e in questa iniziativa c’è anche un ritorno al passato per le edicole, come luogo di socialità. Dal giornalaio si andava per comprare il quotidiano ma anche per parlare, per sapere le ultime notizie sulla vita cittadina e qualche pettegolezzo su questo o quel personaggio. E, soprattutto nei paesi, all’edicola si trovava di tutto, dai quaderni di scuola alle sigarette, i giocattoli e perfino la frutta e la verdura. Pensate, il primo giornalaio che ho conosciuto faceva il calzolaio a Taverne d’Arbia. Mentre risuolava le scarpe ti consegnava il giornale e le figurine Panini. E poi Linda dell’Arco dei Pontani e l’Aliciati in piazza del Monte, due storiche edicolanti di Siena in amichevole concorrenza e da cui ti dovevi fermare per avere una notizia in più e conoscere i gusti dei lettori. Per le edicole quindi c’è un ritorno al passato che potrebbe segnare un bel punto a favore per il loro futuro.
Buon viaggio
La foto nello specchio
Cari viaggiatori,
nel 2006 la rivista Time mise in copertina uno specchio. Ogni lettore poteva mettere la sua foto e autoproclamarsi personaggio dell’anno. Una idea un po’ narcisistica si dirà ma forse non è proprio così. Ad esempio servirebbe ora quella pagina con lo specchio come esame di coscienza: se in questa fase di emergenza ci siamo comportati bene mettiamo la nostra foto; se non siamo stati rispettosi delle regole sanitarie niente immagine perchè non ce lo siamo meritati. I cittadini sono stati bravi, quelli italiani di nascita e quelli di residenza.
E “sorprende” la “sorpresa” di molti che si sono “sorpresi” per il loro comportamento. Giovani e meno giovani, bianchi e neri, e coloro che hanno gli occhi a mandorla, sono stati bravi e responsabili cittadini. Proprio da Prato, dove vivono cinquantamila cinesi, è arrivato l’esempio per chi è italiano da generazioni. Si sono chiusi in casa a fine dicembre e ci sono rimasti. Cominciano ad uscire ora con tutte le precauzioni. E a Prato, dove si temeva la catastrofe sanitaria, si sono registrati pochissimi casi di coronavirus. I cinesi di Prato possono mettere la loro foto nello specchio della copertina.
Buon viaggio
Il pane per lo spirito
Cari viaggiatori,
più volte in questo blog ho scritto delle poche attenzioni rivolte al mondo della scuola durante l’emergenza coronavirus e dei colpevoli ritardi sulle riaperture di musei, biblioteche e centri culturali. Questi ultimi, per deplorevole dimenticanza di alcune Regioni, ancora non possono riprendere la loro attività in alcuni territori.
E occuparsi di istruzione e cultura in generale non significa non occuparsi di attività produttive come giustamente è stato fatto, pur con qualche problema. Mi viene in mente un pensiero del cardinale Angelo Bagnasco nel periodo in cui le chiese restarono chiuse per disposizione di legge: “Assicurare il pane della tavola è doveroso, ma non riconoscere anche il pane dello spirito significa non rispettare l’uomo e impoverire la convivenza”.
Parole sante, è il caso di dire, che piacciono anche a chi santo non è.
Buon viaggio
La Repubblica di Calamandrei
Cari viaggiatori,
per celebrare la Festa della Repubblica scegliamo uno dei tanti pensieri illuminati di Piero Calamandrei, padre costituente. Disse: “Se si vuole che la democrazia prima si faccia e poi si mantenga e si perfezioni, si può dire che la scuola a lungo andare è più importante del parlamento e della magistratura e della Corte costituzionale”.
Parole molto attuali e, purtroppo, poco seguite oggi visto che la scuola è tra le poche attività che non riaprono.
Buon viaggio
Odio e riservatezza
Cari viaggiatori,
in molti, che in passato hanno usato parole di odio, si arrabbiano se le stesse espressioni ora vengono utilizzate contro di loro.
Molti altri invocano il diritto alla riservatezza quando in passato nulla hanno fatto per impedirne la violazione. Insomma, fino a quando non ci toccano si possono seminare odio e violare il diritto alla riservatezza. Meditiamo meditiamo.
Buon viaggio
Andiamo in biblioteca
Carissimi viaggiatori,
le scuole possono attendere. Riaprono per un giorno, non riaprono, come riaprono. Quando e come non si sa. Più volte in questi appunti da una traversata nel mare tempestoso del coronavirus abbiamo scritto che nel tempo dell’incertezza è inutile cercare certezze. Inseguirle provoca solo stress.
Limitiamoci ai fatti e, in particolare, a quelli positivi. Una buona notizia è la riapertura delle biblioteche. In sicurezza, ovviamente. Da sempre sono centri culturali e sociali al tempo stesso. Si va per leggere un libro ma anche per incontrare persone. Per scambiare idee e opinioni.
E’ un bel segno che siano state riaperte. Speriamo che vengano prese d’assalto, come è successo per barbieri, parrucchieri ed estetisti.
Buon viaggio